AtWork @ Kunstverein

60 artisti

Una serie di interviste a catena rivolte ad artisti che fanno parte del patrimonio di AtWork, una piattaforma online volta a valorizzare la collezione dei taccuini d'artista.

on-going

online exhibition

Siemon Allen, James Beckett, Beatrice Catanzaro, Baaba Jakeh Chande, Hsia-Fei Chang, Kenneth “Zenzele” Chulu, Daniel Chust Peters, Marco Colombaioni, Michelangelo Consani, Daniele Costa, Gabriele di Matteo, Nicola Grobler, Lauren von Gogh, Roberto Paci Dalò, Maurizia Dova, Malachi Farrell, Seamus Farrell, René Francisco, Mohssin Harraki, Iman Issa, Ethel Kabwato, Fréderic Keiff, Daniela Kostova, Ola-Dele Kuku, Jose Lasheras, Goddy Leye, Audry Liseron-Monfils, Polonca Lovšin, Juan Pablo Maçias, Jonatah Manno, Map Office, Adriana Mariutti, Sanna Marander, Jabulani Maseko, Alzek Misheff, Ivan Moudov, Alioum Moussa, Elena Nemkova, Marcus Neustetter, Gionata Gesi Ozmo, Cameron Platter, Luca Poncellini, Luigi Presicce, Andrew Putter, Slimane Raïs, Virginia Ryan, Tere Recarens, Colin Richards, Ruth Sacks, Henri Sagna, Charles Seck, Fally Sene Sow, Pascale-Marthine Tayou, Tomaž Tomažin, Enzo Umbaca, Luca Vitone, James Webb, Sue Williamson, Hervé Yamguen, Virginia Zaharieva

“Qual’è lo spazio dell’arte?” Una volta ricevuta la risposta l’artista fa una domanda da rivolgere ad uno dei partecipanti di AtWork che a sua volta sceglie un'altra domanda da sottoporre ad un'altro artista, e così via. La catena di interviste sarà organizzata e fruibile in un piccolo archivio online, un modo per conoscere il punto di vista degli artisti su diverse questioni che ci riguardano.
AtWork è un progetto di lettera27 | Curator: Katia Anguelova | Advisor: Simon Njami
Il progetto è sostenuto da Moleskine


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Kunstverein (Milano) ospita il progetto AtWork che si articola a partire dalla collezione dei ‘Taccuini d’artista’, opere uniche realizzate da diversi artisti sui taccuini Moleskine. Alcuni di essi contengono storie, altri sono trasformati in sculture, ma tutti hanno un punto comune: dare una testimonianza del processo creativo prima della finalizzazione di un lavoro, esplorando la forza delle note di carattere documentaristico e le infinite possibilità di lettura che queste aprono per la riflessione sulle diverse modalità di rappresentazione e sulle tendenze attuali della creazione.

AtWork è una piattaforma online - atwork27.org che utilizza il patrimonio dei taccuini per far circolare opere d’arte con una nuova licenza d’uso, libera e condivisa (CC-BY-SA), diventando così un terreno di gioco e sperimentazione in cui l’apprendimento e la conoscenza sono parte integrante e costitutiva del processo in cui l’opera si crea. AtWork nasce come un progetto espositivo online, ma si adatta ogni volta alle diverse realtà che lo ospitano, per agire in diversi contesti presenti nel continente africano.

Utilizzando internet, non solo come tecnologia della comunicazione, ma anche come possibilità di costituire quello che per Malraux era un Museo Immaginario, la rete diventa per AtWork una “piattaforma di conoscenza” in modalità “share, remix, reuse legally”, in cui il pubblico può essere user e contributor nello stesso tempo.

Sul sito di Kunstverein presentiamo alcune immagini dei taccuini realizzati e i relativi testi di approfondimento. Per AtWork Kunstverein propone, inoltre, un gioco di scatole cinesi che si attiva da una prima domanda rivolta agli artisti, la cui risposta viene registrata in una intervista audiovisiva.

Katia Anguelova, AtWork: note sparse per taccuini d'artista anguelova_it
Ivan Bargna, Africa, dispersa nella rete e racchiusa in un taccuino bargna_it
Cécile Bourne-Farrell, Nowhere // Now Here bournefarrell_it
Clare Butcher, Lettere mute butcher_it
Simon Njami, Per una poetica dell'immateriale njami_it
Iolanda Pensa, Contenuti, contenitori e sapere libero. Dedicato a coloro che non si accontentano di un bicchiere pensa_it
Antonio Somaini, Visibilità e invisibilità del dono somaini_it
Sue Williamson, Io e la mia Moleskine: un ricordo personale williamson_it

lettera27 è una fondazione non profit, nata nel luglio 2006. La sua missione è sostenere il diritto all'alfabetizzazione, all'istruzione e, più in generale, favorire l'accesso alla conoscenza e all'informazione.
lettera27 è la ventisettesima lettera, la lettera che manca, la lettera che non è ancora stata scritta, la lettera ibrida, lo spazio da riempire, il collegamento tra scrittura e oralità, la connessione con il futuro, l'intersezione tra analogico e digitale.