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💥Silvia Federici & Wages for Housework in Riet Wijnen's Sixteen Conversations on Abstraction: (table / table) 💥
Silvia Federici è uno dei personaggi nella conversazione fittizia Conversation Four: First Person Moving, dove si fa di portavoce della campagna Wages for Housework. Nel corso degli anni 70 una diramazione partilcolare del movimento femminista, 'the New York committee' divenne parte di una più vasta campagna internazionale ed ebbe un significativo impatto sulla politica femminista, negli Stati Uniti e all'estero. ‘The Wages for Housework Campaign’ mise in luce l’importanza del lavoro domestico nella società capitalista, lavoro generalmente invisibile e non riconosciuto.
All'interno della mostra Sixteen Conversations on Abstraction: (table / table) inaugurata sabato 12 Febbraio a Milano, Riet Wijnen ospita la documentazione storica raccolta negli anni da Silvia Federici, attraverso il New York Wages for Housework committee e donata all'archvio MayDay Rooms di Londra.
La mostra personale di Wijnen presenta opere dal ciclo Sixteen Conversations on Abstraction in cui l’artista esplora il potenziale narativo della nozione di astrazione attraverso linguaggio, costruzioni storiche e percezione, sotto forma sculture, xilografie, fotogrammi, testi e type design.
Una nuova opera è stata aggiunta al ciclo Sixteen Conversations on Abstraction sotto forma di uno schedario ed un tavolo, realizzati su misura per ospitare la scatola dell’archivio, contenente documenti, opuscoli, volantini, ‘zines’, e resoconti raccolti negli anni 70, generosamenti prestati da MayDay Rooms di Londra, accessibili ai visitatori per la durata della mostra (fino al 19 marzo).
L'archivio di Silvia Federici, ospitato all’interno del ciclo di opere di Riet Wijnen è il risultato di uno sforzo collettivo volto a porre l’attenzione del femminismo sulla questione del lavoro domestico, renderla visibile in strada e nei media. E’ una collezione di materiali prodotti e distribuiti, di nuovi concetti e idee, formulate e messe in circolazione, di azioni pianificate, dalle donne coinvolte nella campagna.
L'archivio in quanto ospite della mostra Sixteen Conversations on Abstraction (table / table) non è il lavoro come tale, piuttosto ne è la reminescenza – una carica magnetica – che proviene dal movimento collettivo reale e dal lavoro che era la campagna stessa. Si tratta di un tentativo di ospitare un lavoro che consiste in un movimento del passato; ospitare significa creare una pratica reciproca, nello sforzo di trovare un terreno commune in cui condividere tempo e spazio, insieme.
Lo schedario accoglie inoltre il materiale di ricercar per una prossima pubblicazione, un libro per bambini, che racconterà la storia della campagna, in tre lingue. Con il proposito di condividere il materiale con le generazioni future, come afferma Federici
“I hope […] it may be of use to a new generation of feminists who still confront many of the problems that inspired the original WFH campaign.” “Spero che possa essere d’aiuto ad una nuova generazione di feminist che si trovano a dover ancora affrontare molte delle questioni che hanno ispirato la campagna originaria WFH”*
Riet Wijnen aggiunge “The demand made in the 1970s is still not fulfilled, nor is the underlying problem solved. The archive is big as it is built by multiple bodies over many years, this makes it almost impossible to be fully embodied by one person. For true (social/collective?) transformation an engagement with, or study of, the material is needed so that one can build a (personal) relation to the Wages for Housework campaigns and unravel its relevance for the present; which then might sprout actions. It is this that has brought us to host the archive as a whole, in a study setting.” “Le questioni avanzate negli anni 70 non sono ancora state risolte, nè è stato risolto il problema alla base. L’archivio, ampio come è, è stato costruito da innumerevoli corpi in anni e anni, il che rende quasi impossibile che esso venga incarnato da un’unica persona. Per una vera trasformazione [collettiva], è necessario interagire con e studiare questi materiali, in modo che ciascuno possa costruite una (personale) relazione con la campagna Wages for Housework e delinearne l’importanza nel presente; che potrà così generare azioni. E’ questo che ci ha portat ad ospitare l’archivio nella sua interezza, in uno scenario di studio”.*