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I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids

I costruttori del vetro, 2015, video still

I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids

I costruttori del vetro, dettaglio, 2015, screen shot da Google Streetview, stampa digitale su carta fotografica

I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids

Allestimento de 'I costruttori del vetro #2. Sparkling like pyramids, 2015, presso Assab One, rendering

I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids

Allestimento de 'I costruttori del vetro #2. Sparkling like pyramids, 2015, presso Assab One, rendering

I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids

Illustrazione per 'I tre profeti del vetro', 2015

I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids

Slide dalla conferenza di Takashi Sagishi

I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids

Ritratto di Paul Scheerbart, slide dalle conferenza di Takashi Sagishi. 2015

I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids

Giovedì 8 ottobre 2015 si inaugura ad ASSAB ONE la mostra I Costruttori del Vetro #2. Sparkling like pyramids di Daniele Maffeis, con il contributo straordinario dello storico e ricercatore Takashi Sagishi. La mostra è incentrata sull’odierna architettura di vetro vista attraverso il filtro retrogrado dell’utopia del vetro-cristallo che contraddistinse gli architetti espressionisti raccoltisi attorno alla figura di Bruno Taut (1880-1938).

Punto di partenza sono quattro racconti di Paul Scheerbart (1863-1915), scrittore, inventore, saggista visionario, precursore e ispiratore del gruppo degli architetti espressionisti della cosiddetta Gläserne Kette (Catena di vetro). Scheerbart era convinto che l’architettura avesse la possibilità e il dovere morale di operare un radicale rinnovamento della civiltà umana: strumento di tale rinnovamento doveva essere la sostituzione del ‘sudicio mattone’ con la luminosità del vetro architettonico. I quattro racconti di Scheerbart sono il pretesto per organizzare in forma visiva e verbale ungioco di riferimenti incrociati tra l’espressionismo architettonico dei primidel Novecento e l’architettura di vetro contemporanea, con particolare riferimento a Milano e alle sue recenti evoluzioni urbanistiche.

In mostra saranno presenti rendering 3D di vari dimensioni, disegni, un modellino in plexiglass, tavoli-scultura con frammenti testuali e fotografici. Come una sorta di puzzle o di scatole cinesi, l’allestimento orchestrato da Daniele Maffeis si contamina e si perde in continui riferimenti tra passato e presente, in un equilibrio incerto tra accuratezza storica e contraffazione, tra rigore archivistico e simulazione.

Il progetto si avvale della partecipazione straordinaria di Takashi Sagishi, conoscitore dell’opera di Scheerbart, che terrà una conferenza pubblica giovedì 8 ottobre alle ore 18:30 in occasione dell’inaugurazione.

All’interno della mostra sarà presentata inoltre una piccola rassegna storica frutto della collaborazione tra Takashi Sagishi (curatela e materiale d’archivio) e Daniele Maffeis (allestimento) incentrata su alcuni topoi architettoniconarrativi ricorrenti nella produzione degli esponenti all’utopia del vetro: Apocalisse architettonica, Metamorfosi architettonica, Eroismo ed erotismo del costruire.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione intitolato Apocalisse Architettonica II e altri racconti indebitati di Paul Scheerbart, edito da KUNSTVEREIN PUBLISHING che comprende i 4 racconti inediti di Paul Scheerbart.

Daniele Maffeis è nato a Bergamo nel 1982. Si è laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca e ha conseguito il diploma di Pittura all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. Ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui: Common Place, curata da Emanuele Rinaldo Meschini, Rajatila Gallery Tampere, 2015; SE DI-SEGNO, curata da Sergia Avveduti e Irene Guzman, Bologna, 2014; ACADEMY AWARDS, Viafarini DOCVA, Milano, 2012; EVOLUTION DE L’ART, curata da Kunstverein (Milano) e Valerio del Baglivo, Milano, 2012; 100di50, curata da Giacinto Di Pietrantonio e Marco Scotini, NABA, Milano, 2011. È curatore di Polarexpo, progetto espositivo per giovani artisti bergamaschi promosso dal Servizio Giovani del Comune di Bergamo. Attualmente vive e lavora Milano.

Assab One è uno spazio espositivo attivo a Milano dal 2002 per iniziativa di Elena Quarestani. Situato in un edificio industriale che è stato per quarant’anni sede di una nota azienda grafica milanese, la Gea - Grafiche Editoriali Ambrosiane, ospita mostre ed eventi e, tramite l'associazione omonima, produce e promuove progetti culturali e artistici.

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